Nel 1865 il porto di Cattolica venne dichiarato porto di quarta classe e la gestione venne affidata alla città di San Giovanni in Marignano, da cui dipendeva amministrativamente. La flottiglia peschereccia di Cattolica andò sempre aumentando negli anni e nel 1880 cattolica contava 88 imbarcazioni da pesca. La flotta continuò a crescere anche all' inizio del '900 rendendo la città una delle più importanti dell'Adriatico. Le strutture furono potenziate dal 1911 ed il prolungamento dei moli avvenne negli anni Venti. La darsena, della punta della valle risale invece al 1934. Ora esiste anche la nuova Darsena realizzata a fianco del Circolo Nautico, nella foce del fiume Tavollo, vicino al Parco Le Navi, ed anche il nuovo porticciolo di Portoverde, a pochi km da Cattolica, frequentato in particolare da barche di VIP che vengono prodotte dalla Ferretti Craft che ha il cantiere proprio a Cattolica. Oggi Cattolica è una bella località balneare con una spiaggia morbida protetta dai frangiflutti e con il fiume Tavolo che la divide da Gabicce segna il confine tra la Romagna e le Marche. Gabicce fa da sperone di protezione della città. Questo promontorio è l'unico tratto a strapiombo del litorale adriatico (assieme al Monte Conero vicino ad Ancona). Da qui partono anche numerosi itinerari naturalistici che si sviluppano nell'interessantissimo Parco San Bartolo che protegge un grande patrimonio di flora e fauna tipici mediterranei: uccelli marini e rapaci che trovano rifugio nelle piccole radure boschive della macchia mediterranea.
Cattolica è detta la Regina dell’Adriatico e da sempre ha mostrato una vocazione particolare per l'accoglienza turistica. Tradizione che si è instaurata da quando era luogo di transito e sosta per i viandanti che percorrevano la via Flaminia (200 a.C.). Numerosi reperti archeologici rinvenuti sono testimonianza di una economia locale basata proprio sul transito dei viaggiatori. Questa attività perdura anche nel medioevo e durante 1700 e 1800; sul finire del XIX secolo sorgono ville e villini estivi per aristocratici e borghesi che vogliono praticare la moda del momento, "i bagni di mare" che ormai è noto, donano salute e benessere. Negli anni Trenta è decisamente una località alla moda e fino alla nostra recente storia conserva questa tradizione dell'ospitalità turistica, che è sicuramente una delle voci più importanti della sua economia. Testimonianza delle radici marinare della città si possono ammirare al Museo della Regina, sottolineate anche dal simbolo della città, la "cubia", un occhio rovesciato tondeggiante tradizionalmente rappresentato nei pescherecci locali.
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